La Geotermia
Lo sfruttamento delle risorse geotermiche a bassa entalpia sta conoscendo negli ultimi anni una rapida diffusione in tutta Europa, Italia compresa. Il significativo sviluppo è legato soprattutto alla diffusione delle pompe di calore.
La climatizzazione degli edifici mediante sistemi geotermici, pompe di calore associate a sonde geotermiche o pozzi geotermici, è infatti un’opzione concreta che fa leva su una tecnologia matura, una delle soluzioni più interessanti dal punto di vista tecnico, economico ed ambientale.
Le diverse soluzioni tecnologiche esistenti sono contraddisitinte da efficienze molto elevate che garantiscono risparmi energetici ed economici in alcuni casi superiori al 50%.
Anche in assenza di situazioni favorevoli allo sfruttamento della geotermia ad alta entalpia, peculiari di alcune realtà italiane come quella di Larderello, il territorio lombardo dispone di un potenziale geotermico a bassa e bassissima entalpia molto interessante ed economicamente sfruttabile. Può quindi trovare la giusta ed opportuna valorizzazione soprattutto rispetto al ruolo strategico che come risorsa energetica rinnovabile può assumere rispetto agli obiettivi della nuova politica europea del "Piano 20-20 entro il 2020".
Nelle applicazioni geotermiche a bassa entalpia, il sottosuolo viene utilizzato come serbatoio in cui trasferire il calore in eccesso durante il periodo estivo e trarre quello necessario durante l’inverno. Già dalla profondità di qualche decina di metri la temperatura del suolo diventa sostanzialmente stabile, risentendo solo in minima parte delle fluttuazioni della temperatura dell'aria in superficie. Quindi poiché in inverno il terreno è più caldo dell'aria esterna e in estate è più freddo, lo scambio termico, effettuato con una pompa di calore, è energeticamente conveniente.